domenica 24 ottobre 2010

Falafel con salsa di yogurt e pane pitta


Li ho fatti! Li ho fatti! e non si sono spappolati!!!! I mitici Falafel hanno sollevato una triste giornata piovosa!
Lo so che più o meno in rete li hanno fatti tutti, ma io non ci avevo ancora provato ed ero stanca di aspettare un bravo kebbabbaro per papparmi un buon falafel :)
Ho scoperto che è una ricetta molto più facile di quello che pensavo, ma abbastanza lunga come tempi di attesa... Un giorno per i ceci in ammollo e almeno 8-10 ore di riposo dell'impasto ...sicuramente non è fast food!
Ho fatto un mix di diverse ricette e sono soddisfatta del risultato, penso proprio che a breve replicherò con l'accorgimento di rendere il tutto un po' più piccantino... mi sono proprio dimenticata il peperoncino (che a noi piace) e il pepe nell'impasto non è bastato... ottimi comunque.
Li volevo presentare come pranzo di oggi insieme ad un insalatina fresca, ma stamattina mi sono accorta di non avere pane e quindi ho fatto anche le pitte prendendo la ricetta qui dalla sicurissima fonte del Cavoletto di Bruxelles... risultato molto buono e pronto in tempi record! Ne sono avanzate due che verranno generosamente spalmate di  nutella per la colazione di domani :)


La salsina l'ho inventata al momento, leggera e profumata al punto giusto per non essere troppo invadente... ho usato quello che avevo in casa dal momento che avevo finito il tahine per preparare la salsa Tarator :(


INGREDIENTI

FALAFEL (Per 16 polpettine)
250 gr di ceci secchi ( non quelli precotti altrimenti le polpetti si disferanno nell'olio di frittura)
2 piccoli spicchi d'aglio
2 piccoli scalogni
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
1 cucchiaino di cumino
mezzo cucchiaino di semi di coriandolo
mezzo cucchiaino di bicarbonat
1 presa di sale
1 macinata di pepe fresco
olio di semi pre friggere

Lasciare i ceci secchi in ammollo per 24 ore.
Frullare i ceci con l'aglio, gli scalogni e il prezzemolo. Aggiungere il cumino e il coriandolo e frullare ancora finchè l'impasto non sarà bello morbido. Versare il una ciotola ed aggiungere il sale, il pepe e il bicarbonato ammalgamando per bene. Coprire e lasciar riposare in frigo per una notte. Formare le polpettine grandi come grosse noci compattandole per bene, disporle su un piatto e lasciarle riposare in frigo per una mezz'oretta.
Friggere le vostre bellissime crezioni verdoline in olio profondo ben caldo fichè non saranno belle dorate.


SALSA PANDINA
un vasetto di yogurt greco
un pizzico di sale
un cucchiaino di olio evo
un cucchiaio di prezzemolo tritato
un cucchiaino di garam masala (o curry se preferite o se non avete il mix di spezie)

Frullare insieme tutti gli ingredienti e lasciare riposare in frigo per una notte. Ecco fatto:)

PANE PITTA (Per 9 piccole pitte)
250 gr di farina 00
100 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di latte in polvere (questo non l'avevo e non l'ho messo)
1 cucchiaio scarso di burro fuso
1 cucchiaino di zuzzhero
5 gr di lievito di birra fresco
mezzo cucchiaino di sale

Sciogliere il lievito nell'acqua e aspettare qualche minuto. Mescolare la farina con il sale e disporla a fontana, aggiungere a filo l'acqua e il burro fuso. Impastare finchè l'impasto non sarà sodo ed elastico. Lasciar lievitare un'ora e poi dividere l'impasto in palline della grandezza di grosse noci, far lievitare per un'altra mezz'ora. Stendere ogni porzione di pasta con il mattarello fino ad un altezza di 1 mm (sottilissime quindi). Far scaldare una padella antiaderente senza grassi aggiunti e cucinare le pitte per 1-2 minuti per lato. Impilarle l'una sull'altra man mano che son pronte e tenerle al caldo dino al momento di servirle coprendole con un canovaccio.


Buona pappa  :)



...I'm all lost in the supermarket, I can no longer shop happily
I came in here for that special offer, guaranteed personality...

giovedì 21 ottobre 2010

Budino di fichi e semolino


I fichi sciroppati sono finiti!!!! Li avevo usati qui  e adesso ve li ripropongo in questa ricetta proveniente da un libro sulla cucina dell'Alto Adige.
Nella versione originale al posto dei fichi c'erano 150 gr di uvetta, ma avendo ancora il temutissimo vasotto pieno a metà la mia scelta è stata ovvia.
Sono rimasta molto stupita dalla bontà e dalla cremosità di questa preparazione, se non trovate più i fichi potete usare la mela o un altro frutto di stagione secondo me... Ora che ho scritto mela ho immaginato appunto la versione con questo frutto decorata con nocciole tostate, secondo me può funzionare alla grande!
Non riesco a smettere di mangiarlo, continuo a tornare al piatto e prenderne un cucchiaino :)
Sembra crema pasticcera, ma molto più leggera e poi è profumatissimo...Ne sono felice ecco...

INGREDIENTI
(Per 8-10 persone)

200 gr di fichi freschi o sciroppati o altro frutto di stagione
750 ml di latte intero
1 presa di sale
120 gr di semolino
due cucchiai di zucchero ( 75 gr se non usate frutta molto dolce)
2 uova grandi
1 cucchiaino di scorza grattuggiata di limone
1 cucchiaio di rhum
burro e farina di mandorle per la forma da forno

Scaldate il latte con la presa di sale, versateci dentro il semolino e, mescolando continuamente, fate gonfiare per 10 minuti a fuoco basso. Incorporare lo zucchero e lasciar raffreddare. Accendere il forno a 200° e preparare il bagnomaria. Unire i fichi frullati, i tuorli, il limone e il rhum. Montate le chiare a neve ed incorporatele. Mettete il composto in uno stampo da budino precedentemente unto con il burro e cosparso di farina di mandorle, coprite bene con carta stagnola. Cuocete a bagnomarina in forno caldo per 80 minuti. Una volta raffreddato capovolgete e servite dopo aver cosparso di zucchero a velo e cannella.
Io l'ho servito a quenelle come vedete in foto.

Buona pappa :)

martedì 19 ottobre 2010

Ladurée... e la mia prima volta ;)

"Se la montagna non va da Maometto allora Maometto va alla montagna"
Se la montagna è tanto lontana e ne hanno aperta una filiale più vicino... il Pandino va alla filiale :)
Ho barato.
Non ho mangiato a Parigi il mio primo macaron, me ne dispiaccio, ma non così tanto visto la felicità che questa breve visita mi ha donato.
A Milano è stata aperta una pasticceria Ladurée e sabato scorso ci sono andata visto che mi trovavo a Milano per altri motivi. Che meraviglia... la musichetta, i colori, l'aplomb dei commessi... la calma e la compostezza dei clienti...
Capitemi...avevo appena tentato di gustare un panzerotto di Luini e la folla chilometrica e colorita mi ha fatto desistere, dalla bolgia al paradiso.
Ero e sono sempre stata attratta da questi pasticcini francesi composti da un guscio di meringa alle mandorle con un cuore di morbida ganache, ho provato a farli una volta e mi sono troppo intristita quando li ho visti uscire dal forno tutti bruttini... buoni eh, ma bruttini...
Immaginate la scena: arrivo di corsa davanti alla pasticceria, affannatissima e in tenuta da concerto, entro e sento la musichetta... si ferma tutto e vedo il bancone... confetture, cioccolata e loro... i mitici nei loro colori bellissimi divisi in gusti "permanenti" e "stagionali".
Tocca a me... ne prendo 4: caramello salato, vaniglia, petali di rosa e ribes nero e violetta.
Li ho fatti mettere nella loro bella scatolina, nel sacchetto costava meno, ma come potevo?????? Il sacchetto????? Una bestemmia praticamente.
Guardate che belli... ti mettono pure il foglietto con la storia...


Il mio preferito? Sono indecisa tra il caramello e la vaniglia... tutti eccezionale eh, ma il caramello voluttuosissimo e la morbidissima ganache di vaniglia mi hanno toccato il cuore.
Quello alla rosa ero sicuro fosse buono, ma quello al ribes e violetta è stato una sopresa... non capisco se il ripieno fosse solo confettura molto densa o ci fosse anche qualco'altro... devo per forza riprovarlo :)
Ecco sua maestà il caramello salato...


E' stata un esperienza e non potevo non condividerla qui... non vedo l'ora di tornarci...
magari a Parigi chissà...