lunedì 31 dicembre 2012

I Cjarsons e Buon Anno a tutti!!!!


Buongiorno miei cari,
all'alba del nuovo anno vi propongo la mia ricetta preferita degli ultimi tempi, un piatto che merita un viaggio in Friuli solo per essere gustato lì dove è nato tra le Alpi Carniche.
I Cjarson sono una pasta ripiena le cui origini affondano nel Medioevo e la varianti sono talmente tante che non si possono contare infatti ogni famiglia ha la sua personale interpretazione di questo piatto, ogni paesello rivendica la paternità e le nonne friulane mantengono il segreto.
Personalmente li trovo incredibili ed essere riuscita a riprodurli mi riempie di soddisfazione, questo non vuol dire che rinuncerò ad andare in Carnia a papparmeli, ma almeno li potrò mangiare più spesso!

La pasta senza uova in sé è semplicissima, ma il ripieno è la parte forte, profumatissimo e dalle mille sfaccettature conquisterà i vostri sensi.
Il condimento vi scalderà il cuore e il pancino, astenersi persone a dieta, qui non si può risparmiare sul burro.
Consiglio di preparare il ripieno almeno un giorno prima così si insaporirà per bene.

INGREDIENTI

Per la pasta:
500 gr di farina
500 ml di acqua
30 gr di burro

Per il ripieno:
800 gr di patate
un limone
menta fresca
melissa fresca
prezzemolo fresco
una cipolla
un cucchiaino di cacao amaro in polvere
un cucchiaio di grappa bianca
sale
pepe
cannella
ricotta affumicata
burro

Per il condimento:
Burro
ricotta affumicata
cannella

Facciamo bollire le patate, lasciamole raffreddare e schiacciamole per bene, aggiungiamo la cipolla che avremo fatto rosolare nel burro, le erbette fresche tritate (almeno due cucchiai per tipo), il cacao, la scorza grattuggiata del limone, la grappa ed un cucchiaio di ricotta grattuggiata. Amalgamiamo per bene, assaggiamo e regoliamo di sale e pepe, mi raccomando fatelo bello gustoso e abbastanza affumicato giocandovela con la ricotta. Lasciate riposare in frigo per almeno 24 ore.

Prepariamo la pasta in questo modo: facciamo bollire l'acqua con il burro ed aggiungiamola alla farina fino ad ottenere un bell'impasto elastico e morbido che andremo a stendere con la sfogliatrice. Stendetelo molto fine e con un coppa pasta create dei dischi abbastanza grandi al centro dei quali metterete un cucchiaino di ripieno, chiudete a mezzaluna aiutandovi con un un po' acqua per sigillare i bordi.
Io ne ho preparati 80 per 4 persone, il ripieno è finito e mi è avanzata un po' di pasta con cui ho preparato degli straccetti veloci veloci.

Cucinate i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con burro fuso, ricotta affumicata grattuggiata e un' ombra di cannella ... poca poca ma che ci sia eh.

A voi

Buona pappa!

martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale pandini belli!

Ciao a tutti, il Pandino vi fa tanti tantissimi auguri di Buon Natale !
Vi voglio bene ;)

Oggi vi lascio con questa foto privata
Vi sfido a trovare l'intruso...

Baci e buona pappa!

venerdì 21 dicembre 2012

...e il mondo andò in polpette


Se questo post si autopubblicherà vorrà dire che il mondo sarà salvo ed io sarò tornata su queste pagine. Ecco.


Cara nonna, grazie per la ricetta delle polpette, mi ricordo quando da piccola le usavo al posto del pane per mangiare il purè infatti in breve tempo ero diventata io stessa un'allegra polpettina. 

All'alba della fine del mondo posto una ricetta, della serie "a volte ritornano" ... sì sì ... ritorno con la codina tra le gambine pandoline.... 
Non mi perdo in scuse e non racconto la storia dell'orso, il motivo della sparizione del Pandino è che il Pandino è pigro. Pigro da morire ed è rimasto nella sua tanetta a sonnecchiare e a stipare ricette su ricette senza che queste vedessero la luce. Ricette buone eh mica sono stata a smacchiare i giaguari!
Vabbé fermati qui se no ti tirano i pomodori in scatola (con scatola annessa che fa più male).

Iniziamo? (again)

Queste polpette sono la morte del brodo nel senso che vengono fatte utilizzando la carne lessa ottenuta dal brodo. A me il lesso non piace e così ne faccio polpette, ottime polpette direi. Morbidissime dentro e croccantissime fuori, se volete le friggete, se non volete le cucinate in forno, ma non sono la stessa cosa.
Fritto vince. 

INGREDIENTI

500 gr di copertina di manzo lessa
2 patate lesse piccole
1 uovo intero
3 cucchiai di formaggio grana grattuggiato
noce moscata a piacere
1 spicchio d'aglio tritato finissimo
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
sale e pepe q.b. (assaggiate l'impasto per regolare il sale)

1 uovo
farina 00
pane grattuggiato

olio per friggere

Tagliate la carne a cubetti e frullatela in un mixer finché non sarà bella fine e morbida.
In una terrina capiente versate la carne frullata, l'uovo, il formaggio, l'aglio, le patate tagliate a cubetti, il prezzemolo, la noce moscata grattuggiata (abbondate che ci sta benissimo) e il formaggio. Impastate ben bene con le mani, assaggiate e regolate di sale e pepe a vostro gusto. lasciate riposare in frigo l'impasto per almeno un'ora in modo che i sapori si amalgamino.
Sbattete un uovo intero in una ciotola e preparare due piatti fondi, uno per la farina e uno per il pangrattato.
Prendete l'impasto dal frigo e con le mani formate le polpette della grandezza desiderata, passatele nella farina, nell'uovo ed infine nel pane grattuggiato. Continuate così fino all'esaurimento dell'impasto.

Friggete le polpette in olio profondo finché non sono belle dorate. Scolatele dall'olio in eccesso lasciandole riposare per un minuto tra qualche foglio di carta assorbente e servite subito subito.

Se avete voglia preparate anche il purè di patate che è la morte di queste polpette!

Buona pappa :)

e per non dimenticare le buone maniere come sempre vi lascio con una canzone...

bellissima.



buona giornata 



domenica 29 aprile 2012

Asparagi, Morlacco e l'ovetto


Buona domenica a tutti,  siete partiti?
Tanto sonno ma non posso tornare a letto... rischio un enorme mal di testa.... sob...
Oggi vi delizio con questo piatto che io trovo meraviglioso. Semplicissimo e basato su ingredienti ottimi e tipici della mia zona. Non serve che dilunghi molto sull'asparago di Bassano, penso che sia ampiamente conosciuto, una delizia per il palato tuttavia è bene non abusarne visto le alte proprietà diuretiche di questo ortaggio che mette a dura prova i reni, quindi mi raccomando... moderazione. 
L'accoppiata vincente è con le uova sode e anche qui mi raccomando... moderazione... ho visto persone mangiare una ventina di uova sode insieme a due chili di asparagi... a testa. Io considero perfetta la porzione che vi presento oggi. Aurea mediocritas.
Il piatto in sè potrebbe anche essere light ma se abitate qui e avete il formaggio Morlacco del Grappa non potete non usarlo con gli asparagi. Non è concepibile. Pensate che quando si compra un pezzo di questo formaggio, il negoziante vi chiede subito "Mangiamo asparagi eh?" 
Matematico.
Il morlacco è un formaggio morbido a pasta cruda che si consuma 15 giorni dopo la sua produzione, il gusto somiglia a quello dei formaggi a pasta fiorita ma è molto più persistente. Si può utilizzare perfettamente nei risotti per la mantecatura o come in questo caso per gli asparagi. Incantevole.

Bene, vi siete procurati gli ingredienti? perfetto, in mezz'ora avrete un piatto che ogni ristorante vi invidierà!

INGREDIENTI
Per due persone

800 gr di asparagi
2 uova fresche di casa
100 gr di formaggio Morlacco
sale
pepe

Lavate e spellate bene gli sparagi, tagliando la base del fusto. Legateli a mazzetto con dello spago da cucina e fateli bollire in acqua salata per dieci minuti. Utilizzate la pentola apposita che è alta e stretta oppure un'altra simile in modo che il mazzetto stia in piedi e le punte fuoriescano dall'acqua di 6-7 cm.
Scolate gli asparagi, disponeteli in una pirofila, distribuite sopra il formaggio tagliato a dadini, spolverate con sale e pepe. Infornate  a 150° per 20 minuti. Estraete la pirofila, rompete le uova sopra gli asparagi ed infornate per altri 5 minuti così il tuorlo sarà ancora tenero. Servire caldissimo.

Buona pappa :)

Vi lascio con la con la canzone che è il mio tormentoin questi giorni, devo impararla per un saggio e sono piuttosto in apprensione a riguardo. Buon ponte del 1 maggio a tutti!!!

sabato 21 aprile 2012

Frittata di uova d'anatra con carciofi e cous cous profumatissimo


Ciao a tutti :)
ho finito da poco di lavorare e mi sollazzo un po' qui sulle mie paginette pandine.
Oggi vi propongo una ricetta assolutamente di stagione, una bella frittata con carciofi ma questa fatta con le uova d'anatra, bellissime e grandissime e soprattutto gustosissime. Me le ha regalate il mio papà ... lui non ha anatre e sinceramente non ho ben capito dove le abbia trovate... da un' anatra immagino... ma vabbè.
Scusate sono un po' bollita *_*
I carciofi provengono da mia zia Anna e qui non ci piove.
Essere sicuri delle fonti come quando si scrive una tesi. Fondamentale per una maniacale lettrice di etichette come me.
Torniamo alla frittata che n questo caso ho accompagnato con un leggero cous cous speziato servito con panna acida alla menta. Una goduria.
Questo piatto nella sua semplicità ci è piaciuto moltissimo, è leggero e fresco, molto molto piacevole in questo periodo.



INGREDIENTI
(Per 3 persone o 2 molto affamate)

2 uova d'anatra
mezzo bicchiere di latte
un cucchiaino di farina
sale
pepe
olio evo
3 carciofi
uno spicchio d'aglio
prezzemolo

200 gr di cous cous precotto
una tazza di brodo vegetale
un cucchiaino di spezie per cous cous o curry
un cucchiaino di olio evo

100 ml di panna fresca
100 ml di yogurt bianco magro
un cucchiaio di succo di limone fresco
un cucchiaino di menta fresca tritata o secca

Sbollentare per qualche minuto i carciofi, togliete le foglie più coriacee, spellate bene il gambetto, togliete la barba interna e tagliateli a fettine sottili che farete saltare in padella con uno spicchio d'aglio e abbondante prezzemolo a fine cottura. Fate raffreddare.
Sbattere leggermente le uova intere, aggiungere il latte, la farina, sale e pepe, aggiungere i carciofi freddi.
In una padella antiaderente sporcata da un filo d'olio versate il composto di uova e carciofi e fate cuocere finchè i bordi non saranno solidi. Girare la frittata aiutandovi con un piatto e cuocere per qualche minuto. Impiattare.
Mettere il cous cous in una ciotola ed irrorarlo con il brodo bollente, lasciar riposare per 10 minuti. Aggiungere un cucchiaino d'olio e le spezie, sgranatelo con le mani e fate ammalgamare benissimo.
Mescolare insieme la panna, lo yogurt e il succo di limone, lasciar riposare in frigo per almeno un'ora. Aggiungere la menta e se volete un pizzico di sale.

Comporre il piatto e servire.

Buona pappa :)

Oggi vi lascio con i Killing Joke che sono in Italia in questi giorni... tiè...

domenica 15 aprile 2012

Torta salata al radicchio e funghi


Buonasera a tutti, esco virtualmente dal torpore domenicale...oggi non ho messo piede fuori casa, sono stata rintanata sotto il piumino causa brutto tempo e mal di testa e adesso sono qui a scivere da sotto il piumino (ovviamente)... pigra com un bradipo e sonnolenta come i miei gatti che oggi hanno dimostrato il mio stesso disinteresse verso qualsiasi attività. Domani è un altro giorno ed ho una lista infinita di cose che dovevo fare oggi... ufff... l'unica cosa che mi rallegra in mezzo a cose noiosissime è la ricetta che ho in mente e che comparirà qui nei prossimi giorni :) cucinare ed essere felici di farlo, mi mancava questa sensazione... ultimamente ci eravamo ridotti a tristissimi livelli culinari di sopravvivenza eliminando così ogni inventiva o novità....pigraaaaaaaaaaaaaaa sei una pigraaaaaaaaaa bradipa! vergognati Tibia!!!
Che buona la ricetta di oggi, non propriamente light ma che chi se ne importa, fa ancora freddo, il radicchio si trova ancora  e noi ne approfittiamo.
Questa torta salata è strepitosa fredda, resta bella compatta e potete tranquillamente preparla per un buffet senza posate o un picnic... buonissima!


INGREDIENTI

un rotolo di pasta brisee
un cespo di radicchio trevigiano tardico
mezza cipolla
100 gr di pancetta a dadini
mezzo bicchiere di vino rosso
300 gri di funghi champignon
uno spicchi d'aglio
un cucchiaio di prezzemolo tritato
200 gr di ricotta vaccina
un uovo
uno o due cucchiai di ricotta affumicata grattuggiata (opzionale ma ne sentireste la mancanza)
sale
pepe
olio evo

Tritare la cipolla e farla soffriggere in poco olio, aggiungere la pancetta e farla rosolare per bene, aggiungere il radicchio tagliato a listarelle e farlo saltare per bene, sfumare con il vino rosso e lasciar cucinare per una decina di minuti finchè il radicchio non sarà ridotto di volume e bello morbido, aggiustare di sale e pepe, mescolare e spegnere il fuoco. Lasciar raffreddare.
Lavare ed affettare i funghi,asciugarli e farli rosolare in poco olio dove avrete fatto rosolare uno spicchio d'aglio. Cucinare per circa 15 minuti, aggiustare di sale e pepe, ammalgamare bene il tutto, spegnere il fuoco ed aggiungere il prezzemolo fresco tritato. Lasciar raffreddare.
In una terrina unire il radicchio e i funghi, aggiungere l'uovo intero e le due ricotte, mescolare bene.
Foderare uno stampo a cerniere con un rotolo di pasta brisee, tenendo i bordi belli alti, riempire con il composto di verdure, ripiegare i bordi e cucinare in forno caldo a 180° per circa 40 minuti tenendo d'occhio il graddo di doratura della torta. Sfornare e lasciare intiepidire prima di servire.

Buona pappa :)

Stasera Placebo... quanto ero innamorata di lui? taaaanto, tantissimo.Brian ti mando un bacetto :* lov iu e vieeeeni a leggere il mio blog no ;)

hahaha

'notte a tutti

mercoledì 11 aprile 2012

Abbracci, treccine e altre dolcezze


Eterna indecisione... mangio prima la parte chiara o la parte scura?
Lo inzuppo o mi svuoto il sacchetto davanti alla tv?
Lo mangi nel latte, nel the, nel gelato, nello yogurt e anche nel succo di frutta (io sì).
Il romanticismo del nome, la perfezione della forma, sono solo loro.
L'ho fatto seguendo la ricetta ufficiale niente di più e niente di meno, ma vi posso dire che il risultato è assolutamente identico all'originale e a mio gusto più buono grazie alla componente industriale che ovviamente manca :)
Ammetto che con le dosi indicate per fare tutti questi intrecci è una vera faticata e alla fine per finire prima ho iniziato ad inventare formine carine e un po' più grandi per terminare prima la pasta!
Nell'impasto bianco si sente moltissimo quel miserello cucchiaio di miele e credetemi... fa la differenza, bisogna assolutamente metterlo!
Assolutamente consigliati.


Per l'impasto chiaro:

250 gr di farina 00
120 gr di zucchero
1 uovo intero
100 gr di burro
3 cucchiai di panna fresca
1 cucchiaio di miele
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale

Lavorare a crema il burro e lo zucchero, aggiungere la panna, il miele e l'uovo tenendo la farina e il lievito per ultimi. Ammalgamare bene e lasciar riposare in frigo per mezz'ora.

Per l'impasto scuro:

 250 gr di farina 00
120 gr di zucchero
100 gr di burro
30 gr di cacao amaro in polvere
40 gr di latte (io ho usato panna anche qui)
1 uovo intero
mezza bustina di lievito
un pizzico di sale
Stesso procedimento: burro montato a crema con lo zucchero, aggiungere l'uovo e la panna ed infine  la farina setacciata con il cacao e il lievito. Ammalgamate bene e lasciate riposare.

Stendete le due paste e ricavatene tanti rotolini spessi un cm, tagliateli a bastoncini lunghi 5 cm ed uniteli sovrapponendo le 4 estremità. Informare a 180° per 12 minuti. Attenzione perchè in cottura si gonfiano e quindi distanziateli un po' tra loro.
Se come me non ce la fate più optate per forme che richiedano più pasta tipo delle belle treccine :)

Buona pappa :)

e per non perdere le buon abitudini stasera vi auguro la buona notte con questa...

martedì 10 aprile 2012

The Panda is on the table

Che dire?
Non dico niente, purtroppo assenze prolungate in queste pagine sono già successe e come sempre il senso di colpa si faceva sentire pesante verso una cosa che mi piace così tanto.
 L'affezione che provo per queste pagine è forte sapete e mi dispiace abbandonare così a se stessa questa parte di me.
Nel frattempo però ho fatto tantissime cose, cucinato meno piatti carini, tuttavia mi sono arricchita personalmente diciamo... ho suonato tanto, conosciuto persone e studiato per il mio lavoro.
Sono tornata... per l'ennesima volta... ma non volevo postare subito una ricetta, preferisco salutare in stile pandino, mandare un bacino a chi passerà di qua e a chi ancora mi segue :)

Buona pappa!



giovedì 5 gennaio 2012

La nonna della faraona e la nipote in salsa

FARAONA ARROSTO CON PANCETTA E SALSA SPECIALE 


Eccoci... i miei amici di Fico secco e Uva passa mi hanno invitata a partecipare a questo contest ed io ho accettato con tantissima felicità. Per varie vicissitudini posto solo ora la ricetta ma sottolineo che ci tengo particolarmente e mi sono divertita tantissimo a mettermi così alla prova... qualche riga più in basso capirete perchè :)
Qui trovate la pagina del contest e qui la pagina con tutte le ricette partecipanti .


Che dire? ho tremato e mi sono trovata in grande difficoltà, ma alla fine ce l'ho fatta... ho affrontato il pennuto e ho preparato la mitica salsa. Nonna Teresa senza di te niente sarebbe stato possibile!
Lasciate che vi parli un secondo della mia nonnina... Lei la persona che mi ha insegnato a cucinare, ogni sabato gnocchi, tavole di gnocchi passati da me sulla grattuggia "Così il sugo ciapa de pì"  (così il sugo aggrappa).
Biscotti e crostate a profusione come se non ci fosse un domani, sempre uguali, sempre buonissimi e
farciti con la marmellata di arance super appiccicosa che preparava lei o quella di prugne che ti legava la bocca tipo colla a presa rapida... fantastico. Mai mangiato marmellate più buone (e dolci!!!!).
Il discorso però in questo caso è diverso e si parla del sacro pennuto natalizio e della stupefacente salsa che fino a qualche giorno fa per me restava un mistero.
Il giorno di Natale a casa di mia nonna c'è la faraona con la salsa. Punto. Da sempre, da quando sono nata e da quando ho memoria, il pennuto regna sovarno sulla tavola e tutti lo vogliono, lo acclamano, litigano per la salsa strappandosela dalle mani (questa è vera lo giuro).
Non potevo non prepararla e cogliere al volo il contest!
Per l'occasione ho chiesto aiuto a lei mentre stava preparando le due pennute per Natale e poi in separata sede ho fatto tutto da sola preparando il mio pennuto (la mia pennuta per essere precisi).
SCENA: Nonna che squarta la prima pennuta, mi guarda e dice "Ciò, te ciapi a faraona, te ghe metti na man dentro e te tiri, eco qua el fegadin, el dureo e il cuor, ma a ti te serve soeo el fegadin" (Prendi la farona, infili una mano dentro e tiri, ecco qua il fegato, il durello e il cuore, ma te serve solo il fegato)
"Ehm, la mano lì io non la metto"
"Ciò cea, fasemo in pressa che devo metar su a salseta" (Senti bambina, facciamo presto che devo cucinare la salsa)
Vado, tiro e rompo il sacchetto della bile. Accidenti.
"Va ben va ben cea, fasso mi dai dai, che ti te si na piatoea"(Va bene bambina, faccio che tu sei una... piattola) ehm
Tralasciamo lo scuotimento di testa nonnesco e l'espressione un po' delusa... scusa nonna.

Qualche giorno dopo ho acquistato il MIO pennuto e un fegato in più, l'ho portato a casa e mi son fatta forza, l'ho affrontato e ho anche fatto un po' la scema giocando con lui e con Mister B. che intanto faceva il servizio fotografico.
Il risultato è una splendida farona arrosto profumatissima di arancia, vino e salvia con copertura di pancetta croccante accompagnata da un salsa particolarissima i cui ingredienti principali sono il fegato della faraona, manzo e speck. Eccezionale.
Ecco come ho fatto  :)

INGREDIENTI

Per la farona:


1 faraona bella cicciosa
100 gr di pancetta
2 arancia
una testa d'aglio
4-5- foglie di salvia
sale
pepe
olio
vino bianco
olio evo

Per la salsa:


due fegati di faraona
100 gr di manzo macinato una volta
100 gr di speck
1 carota
mezza cipolla
1 costa di sedano bianco
olio evo
una testa d'aglio
sale
pepe
una manciata di prezzemolo tritato fresco
succo di un limone

Prendere il pennuto, togliere eventuali piumette rimaste, togliere fegato, durello e cuore, tenete solo il fegato e gettate il resto. Lavare la farona sotto l'acqua corrente, asciugarla con carta assorbente, strofinare l'interno con sale, pepe e le foglie di salvia. Oliare il fondo di una pirofila , aggiungere qualche foglia di salvia e una testa d'aglio a pezzetti. Adagiare la faraona nella pirofila, inserire all'interno un'arancia tagliata a metà, coprire tutto il pennuto con pancetta e legarlo bene con filo da cucina. Mettere in forno a 150°. Dopo 20 minuti irrorare con un bicchiere di vino bianco. Dopo altri venti minuti irrorare con il succo della seconda arancia. Lasciar cucinare per altri 45 minuti irrorando spesso con tutto il sughetto che c'è sul fondo della pirofila.
La temperatura interna di una faraona cotta è di 74°.

Prepariamo la salsa: tagliamo a dadini microscopici la carota, la cipolla e il sedano, mettiamoli in un tegame. Tagliare a straccetti i fegati e lo speck, aggiungerli alle verdue ed aggiungere anche il manzo, bagnare con olio evo e un bicchiere di vino bianco secco, aggiungere sale e pepe e una testa d'aglio. mescolare bene e a fuoco bassissimo lasciar cuocere per 2 ore ( non di più e non di meno). Una volta cotta togliere dal fuoco, aggiungere il prezzemolo tritato e il succo di limone. Mescolare e lasciar riposare fino al momento del servizio.

Tagliare a pezzi la faraona, filtrare il sugo e irrorare la carne, servire ovviamente accompagnando con tanta salsa.

Buona pappa :)

e come sempre vi lascio con una canzone... oggi è un pezzo bellissimo di Lola Flores!!!!!! (ovviamente, "La Faraona"!!!)


lunedì 2 gennaio 2012

Crostata al lemon curd e frutti di bosco


Buon anno a tutti! Vi auguro felicità persistente e giornate friabili :)

Come sono andati i festeggiamenti? Fatto le ore piccole? Io Sì e poi le ho pagate tutte accidenti!
Necessito di un bel periodo di purificazione papposa e tanto the verde... ahi ahi...
Propositi per il nuovo anno: andare in palestra, diventare una rockstar, farmi arrivare i capelli alle ginocchia e prendermi meno sul serio, ridere di più in generale diciamo :)
Oggi però vi faccio vedere il dolce che ho preparato per il cenone di Capodanno, avendo poco tempo a causa del lavoro ho potuto preparare solo questo e non lancciarmi in preparazioni salate come avrei tanto voluto... sob...
Nonostante tutto sono soddisfatta del risultato finale e anche i miei amici sembravano apprezzare, questa è la cosa più importante!
Si tratta di una semplice crostata in realtà, ma la particolarità sta nella frolla con la farina di nocciole e mandorle e soprattutto nella crema super slurposa grazie all'aggiunta della lemon curd.

INGREDIENTI

Per la pasta frolla:
200 gr di farina
80 gr di farina di nocciole
20 gr di farina di mandorle
100 gr di zucchero a velo
100 gr di burro morbido
2 tuorli
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
1 cucchiaino di estrattto di vaniglia
scorza grattuggiata di un limone
due cucchiai d'acqua fredda


Per la crema:
500 ml di crema pasticcera (ricetta qui)
2 limoni
100 gr di zucchero
4 gr di burro
2 uova


Decorazione:
200 gr di frutti di bosco misti surgelati
due cucchiai di zucchero
succo di mezzo limone

Iniziamo preparando la crema pasticcera: in una terrina lavorate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina, il sale e la vanilina formando una crema. Aggiungete un po' alla volta il latte bollente senza creare grumi. Ponete sul fuoco, portare ad ebollizione e cucinare per 10 minuti mescolando sempre. Mettete la crema a raffreddare in una terrina coprendo con pellicola trasparente. La pellicola deve essere proprio attaccata alla crema così non forma la pellicina più dura e la crema resta spalmabile.
Prepariamo la lemon curd: laviamo i due limoni, grattuggiamo la scorza e spremiamo il succo, aggiungiamo a qquesti due ingredienti il burro e lo zucchero, versiamo in un pentolino e poniamo sul fuoco mescolando sempre finchè non sarà tutto sciolto e bello omogeneo. Togliamo dal fuoco ed aggiungiamo le uova leggermente sbattute, rimettiamo sul fuoco e facciamo cuocere a fuoco basso finchè il tutto non raggiungerà una consistenza cremosa, mescoliamo continuamente. Togliamo dal fuoco e lasciamo raffreddare.
Prepriamo la pasta frolla speciale: Con uno sbattitore lavoriamo a crema il burro e lo zucchero a velo, aggiungiamo, il sale, la vaniglia, la scorza di limone, il bicarbonato e le uova intere, aggiungiamo la farina di nocciole e quella di mandorle e alla fine la farina bianca. Lavoriamo a mano l'impasto , aggiungendo un po' d'acqua fredda se necessario. Lasciamo riposare in frigo per mezz'ora.

Stendiamo la pasta  e foderiamo uno stampo circolare da 30 cm di diametro creando dei bordi belli cicciosi, bucherelliamo la base con i rebbi di una forchetta, copriamo con un foglio di carta forno e versiamo sopra dei fagioli secchi per non far gonfiare la pasta in cottura.Copriamo con un foglio di stagnola. Cuciniamo a 180° per 30 minuti togliendo la stagnola dieci minuti prima della fine.

Quando in guscio sarà freddo, mescolare la crema pasticcera con 4 cucchiai di lemon curd, metterla in una tasca da pasticcere e farcire la crostata. Decorare con i frutti di bosco che avrete fatto saltare in padella con il succo di limone e lo zucchero, mi raccomando che siano freddi al momento della decorazione!
Ecco fatto :) è semplicemente buonissima!


Buona pappa :)

e come sempre vi lascio con una canzone... la prima dell'anno...