domenica 31 ottobre 2010

Cervello alieno e zucche killer... Buon Halloween!


Buona sera zombetti miei...

oggi sono particolarmente cattiva e con questo brutto tempo mi vengono idee malvage e terrificanti e con la notte delle streghe che si avvicina... beh...andiamo a nozze no?

Oggi vi propongo un coktail di grande affetto... Il Cervello... dolcissimo e molto strano da bere... avete abbastanza coraggio?


COCKTAIL CERVELLO

INGREDIENTI

10 ml di succo di lime
35 ml di vodka alla fragola
baileys quanto basta

Shakerate insieme la vodka e il succo di lime, versate in bicchierino e filo versate dentro il Baileys creando dei ricciolini. Aspettate qualche minuto in modo che il cervello si formi per bene e servite ai coraggiosi ospiti....

Non soddisfatta del beveraggio mi sono preparata anche un dolcetto splatter... una crostatina coperta con decorazione a tema :)
Ho preparato una pasta frolla senza uova aromatizzata al the e pepe rosa... un accostamento molto particolare che insieme al ripieno di marmellata di frutti bosco mi ha molto soddisfatto.



CROSTATA DI FROLLA SENZA UOVA AL THE E PEPE ROSA

INGREDIENTI
per uno stampo da 18 cm

170 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate
mezza bustina di lievito in polvere
una presa di sale
70 gr di zucchero
70 gr di burro a pomata
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di the nero frullato con mezzo cucchiaino di pepe rosa

4 cucchiai di marmellata di frutti di bosco
3 cucchiai di farina di mandorle

Frulliamo il the e il pepe rosa, aggiungiamo lo zucchero, il lievito e il sale. Prepariamo la farina a fontana e cominciamo a lavorarla con il burro, aggiungiamo il latte e lo zucchero mescolato precedentemente agli altri ingredienti. lavoriamo bene l'impasto finchè tutto non sarà ben ammalgamato. Avvolgiamolo in un foglio di pellicola e lasciamo riposare in frigo per mezz'ora.
Con il mattarello stendiamo la pasta ad un altezza di mezzo cm, otteniamo due dischi uguali dello stesso diametro dello stampo e teniamo da parte abbastanza pasta per i bordi e la decorazione. mettiamo il primo disco sul fondo dello stampo, con altra pasta creiamo i bordi, spolverizziamo sul fondo metà della farina di mandorle, distribuiamo la marmellata e spolverizziamo con la restante farina di mandorle.
Ricopriamo con il secondo disco di frolla e chiudiamo i bordi su loro stessi. Spennelliamo la superficie con un cucchiaino di marmellata e appoggiamo sopra la decorazione in pasta frolla che abbiamo creato... Io ho fatto la zucca cattivissima... Inforniamo per 30 minuti in forno ventilato a 180°. Sforniamo e gustiamo una volta raffreddata.

Buon Halloween ;)  uahahahaha  (risata da zucca cattiva) uahhhahhahaha ha.

ecco i Misfits con "Brain Eaters" ... astenersi deboli di stomaco ;)


e una perla del 1990... Lo Zio Tibia presente "Una rotonda di bare" ... ero piccolissima quando andava in onda e mia zia me lo faceva vedere per farmi paura (mia zia era adolescente ai tempi e non lo faceva con cattiveria...spero)... e poi mi chiedono perchè son cresciuta così... mah ... uahahahhahaahha... 


Buona serata a tutti... salto sulla scopa volante ed esco... uahahahaha...

sabato 30 ottobre 2010

Cherry Bomb e le frittelle psichedeliche


Ieri volevo comprare una zucca...
Quelle arancioni, grosse, americane, fintissime....si dai, quelle fatte apposta per la festa di Halloween...
Bene, per questa zucca -pure brutta- mi hanno chiesto la bellezza di nove, dico NOVE euro.
Sapete qual'è la cosa divertente? Che anche volendo, non si può nemmeno mangiare, dato che la polpa è poca e non sa di nulla... Devo sottolineare il fatto che il vostro Pandino si è sentito un pò presto in giro? Ecco. Sì. E allora sapete che ho fatto? Ho preso una decisione. Non darò mai nove euro al sistema per qualcosa che non si può mangiare!
Ammetto però che la cosa oltre ad avermi fatto innervosire, mi ha anche rattristato un pò, motivo per cui ho deciso di prepararmi un dolcetto per consolarmi delle brutture del mondo. Ho guardato nella lista delle ricette da provare, ed ho notato che (come è stato possibile???) non avevo ancora provato a cucinare i krapfen!
Boni!!! Belli!!! Fritti!!!
Una vera meraviglia per il vostro pandino in chiave austriaca!
Però però, c'è sempre un però... Non potevo evitare di infilare nel piatto che stavo preparando una punta della cattiveria del mondo di cui sopra quindi per contrastare la dolcezza del bombolone, ho optato per un ripieno di marmellata di amarene, saporita e non troppo dolce con un retrogusto acidulo che ben si intona alle malignità del commercio e che crea un contrasto inaspettato al palato.
Con i ritagli rimanenti della pasta ho fatto delle ciambelle semplici e qualche frittellina dal richiamo psichedelico (ho detto psichedelico, non lisergico, pandini fricchettoni birbantelli che non siete altro!!).
La dose dell'impasto che vi propongo è gargantuesca, ne otterrete più o meno una quarantina di pezzi, da donare a chi amate o da mangiare senza freni in una serata no dove si cercano affetti e coccole, ma in ogni caso, fidatevi: non ve ne pentirete!

INGREDIENTI:
400 gr di farina bianca "00"
250 ml di latte intero
un panetto di lievito di birra fresco
3 cucchiai di zucchero
50 gr di burro
2 tuorli d'uovo
una presa di sale
scorza grattuggiata di mezzo limone

marmellata di amarene

olio per friggere q.b.
zucchero a velo

Sciogliete il lievito nel latte tiepido e lasciate rioposare per qualche minuto. Mettere la farina a fontana, aggiungere al centro i due tuorli d'uovo precedentemente sbattuti con lo zucchero. IOniziare a lavorare l'impasto e man mano aggiungere il burro fuso, la presa di sale, la scorza di limone e a filo il latte con il lievito. Lavorare l'impasto finchè non sarà sodo ed omogeneo. Lasciar lievitare per quattro-cinque ore. tirare la sfoglia ad un altezza di mezzo centimetro e, usando un coppapasta da 10 centimetri ritagliate dei dischi al cui centro metterete un cucchiaino di marmellata, coprire con un sec ondo disco e sigillare bene i bordi in modo che l'olio non entri durante la cottura. Il risultato sarà un pò modello disco volante dei film di fantascienza degli anni 50 per intenderci. Con i ritagli che vi rimarranno, potrete creare altre ciambelline, frittelline, cosettine seguendo la forma che vi pare, tanto una volta fritte le mangierete comunque:)
Friggete le vostre creature in olio profondo finchè non saranno ben dorate su entrambi i lati. Scolateli bene ed asciugateli dall'olio con della carta assorbente. Serviteli tiepidi e cosparsi di zucchero a velo.

Buona pappa :)

e adesso le Runaways!!!!


...I'm your ch-ch-ch-ch-ch-cherry bomb!...

giovedì 28 ottobre 2010

Treccine di pane "tedesche"... patate e cumino!

Dopo il post di ieri devo riprendere la fiducia nei miei ingredienti.
Necessaria attività panificatrice per scacciare i brutti pensieri culinari, mondiali e non...fare ordine mentale, respirare aria di casa e familiarità... a volte se ne ha così bisogno...
Fa già troppo freddo ed io mi sto capendo molto poco.

Parliamo di pane dai ...
In principio volevo fare il pane alle zucchine, ma le zucchine erano scomparse dal frigo, poi volevo fare una focaccia genovese, ma non avevo abbastanza olio... poi ho visto delle timide patate e il resto l'ho inventato :)
Avete presente la tipica insalata di patate con il prezzemolo, l'aglio e il cumino (io ci metto il cumino) ... Beh... l'ho messa praticamente nel pane e non è niente male come risultato sempre che vi piacciano questi gusti un po' tedeschi.
Impasto semplicissimo fatto pure di corsa in pausa pranzo per essere infornato la sera stessa, se avete pronte due patate lesse ci mettete davvero un attimo e se lo intrecciate come ho fatto io fate pure una splendida figura con i vostri ospiti.... "ooooooh che carucce".... "oooooh ma sono anche buone" ...
Beh sì sono anche buone, tiepidine poi danno il meglio di loro, la patata nell'impasto conferisce una morbidezza strepitosa.

Un bacino a tutti coloro che passeranno di qua :*


INGREDIENTI

100 gr di farina manitoba
200 gr di farina 00
10 gr di lievito di birra
mezzo bicchiere d'acqua
1 cucchiaio di malto d'orzo
2 patate medie lesse
2 cucchiai di prezzemolo tritato
2 piccoli spicchi d'aglio
1 cucchiaino raso di cumino
un cucchiaino di sale
1 cucchiaio d'olio

un uovo per spennellare
semi di sesamo e cumino

Sciolgiere il lievito nell'acqua tiepida, unire il malto e lasciar riposare per qualche minuto.
Sciacciare le patate e frullarle con l'aglio, un cucchiaio d'olio, il prezzemolo e il cumino.
Mescolare la farina e il sale, unire il composto di patate e il lievito sciolto. Impastare a mano per un a decina di minuti. Far lievitare epr 5-6 ore. Sgonfiare la pasta e dividerla in 4, dividere ogni quarto in tre e allungate ogni pezzetto di pasta fino a 20 cm. Formate le trecce, spennellatele con un uovo intero leggermente sbattuto e cospargelete con semi di sesamo e cumino. Fate lievitare per un altra mezz'oretta mentre scaldate il forno a 180°. Cucinate per 35-40 minuti fino a completa doratura.

Buona pappa :*

 

...Goldaline, my dear,
We will fold and freeze together
Far away from here.
There is sun and spring and green forever...
 
 
 

mercoledì 27 ottobre 2010

Qualcosa da vedere... Food Inc

Oggi niente ricetta, oggi vi rubo del tempo e vi propongo la visione di qualcosa di importante.
Ieri per caso mi sono imbattuta in questo film-documentario sulla trasformazione dell'industria alimentare americana negli ultimi anni, è stato girato nel 2009 e sottotitolato in italiano solo recentemente
Vi consiglio di prendervi il tempo necessario e vederlo tutto, merita davvero e per quanto sia allarmante riguardo un paese che non è il nostro, paventa la possibilità che tutto ciò succeda anche qui.
Terrificante.
Parliamo di ingnegnerizzazione del cibo,tecnici alimentari ormai veri e propri meccanici, piante transgeniche, allevamenti intesivi e agrofarmaci ... mi ha rovinato la giornata ecco, non che prima certe cose non si sapessero, ma vederle messe in fila una dietro l'altra e in modo così approfondito è amarissimo da digerire.

Qui il primo video su 10, gli altri 9 li trovate seguendo il collegamento su Youtube.
L'ultima parte è già stata censurata ma la trovate qui.

domenica 24 ottobre 2010

Falafel con salsa di yogurt e pane pitta


Li ho fatti! Li ho fatti! e non si sono spappolati!!!! I mitici Falafel hanno sollevato una triste giornata piovosa!
Lo so che più o meno in rete li hanno fatti tutti, ma io non ci avevo ancora provato ed ero stanca di aspettare un bravo kebbabbaro per papparmi un buon falafel :)
Ho scoperto che è una ricetta molto più facile di quello che pensavo, ma abbastanza lunga come tempi di attesa... Un giorno per i ceci in ammollo e almeno 8-10 ore di riposo dell'impasto ...sicuramente non è fast food!
Ho fatto un mix di diverse ricette e sono soddisfatta del risultato, penso proprio che a breve replicherò con l'accorgimento di rendere il tutto un po' più piccantino... mi sono proprio dimenticata il peperoncino (che a noi piace) e il pepe nell'impasto non è bastato... ottimi comunque.
Li volevo presentare come pranzo di oggi insieme ad un insalatina fresca, ma stamattina mi sono accorta di non avere pane e quindi ho fatto anche le pitte prendendo la ricetta qui dalla sicurissima fonte del Cavoletto di Bruxelles... risultato molto buono e pronto in tempi record! Ne sono avanzate due che verranno generosamente spalmate di  nutella per la colazione di domani :)


La salsina l'ho inventata al momento, leggera e profumata al punto giusto per non essere troppo invadente... ho usato quello che avevo in casa dal momento che avevo finito il tahine per preparare la salsa Tarator :(


INGREDIENTI

FALAFEL (Per 16 polpettine)
250 gr di ceci secchi ( non quelli precotti altrimenti le polpetti si disferanno nell'olio di frittura)
2 piccoli spicchi d'aglio
2 piccoli scalogni
3 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
1 cucchiaino di cumino
mezzo cucchiaino di semi di coriandolo
mezzo cucchiaino di bicarbonat
1 presa di sale
1 macinata di pepe fresco
olio di semi pre friggere

Lasciare i ceci secchi in ammollo per 24 ore.
Frullare i ceci con l'aglio, gli scalogni e il prezzemolo. Aggiungere il cumino e il coriandolo e frullare ancora finchè l'impasto non sarà bello morbido. Versare il una ciotola ed aggiungere il sale, il pepe e il bicarbonato ammalgamando per bene. Coprire e lasciar riposare in frigo per una notte. Formare le polpettine grandi come grosse noci compattandole per bene, disporle su un piatto e lasciarle riposare in frigo per una mezz'oretta.
Friggere le vostre bellissime crezioni verdoline in olio profondo ben caldo fichè non saranno belle dorate.


SALSA PANDINA
un vasetto di yogurt greco
un pizzico di sale
un cucchiaino di olio evo
un cucchiaio di prezzemolo tritato
un cucchiaino di garam masala (o curry se preferite o se non avete il mix di spezie)

Frullare insieme tutti gli ingredienti e lasciare riposare in frigo per una notte. Ecco fatto:)

PANE PITTA (Per 9 piccole pitte)
250 gr di farina 00
100 ml di acqua tiepida
1 cucchiaino di latte in polvere (questo non l'avevo e non l'ho messo)
1 cucchiaio scarso di burro fuso
1 cucchiaino di zuzzhero
5 gr di lievito di birra fresco
mezzo cucchiaino di sale

Sciogliere il lievito nell'acqua e aspettare qualche minuto. Mescolare la farina con il sale e disporla a fontana, aggiungere a filo l'acqua e il burro fuso. Impastare finchè l'impasto non sarà sodo ed elastico. Lasciar lievitare un'ora e poi dividere l'impasto in palline della grandezza di grosse noci, far lievitare per un'altra mezz'ora. Stendere ogni porzione di pasta con il mattarello fino ad un altezza di 1 mm (sottilissime quindi). Far scaldare una padella antiaderente senza grassi aggiunti e cucinare le pitte per 1-2 minuti per lato. Impilarle l'una sull'altra man mano che son pronte e tenerle al caldo dino al momento di servirle coprendole con un canovaccio.


Buona pappa  :)



...I'm all lost in the supermarket, I can no longer shop happily
I came in here for that special offer, guaranteed personality...

giovedì 21 ottobre 2010

Budino di fichi e semolino


I fichi sciroppati sono finiti!!!! Li avevo usati qui  e adesso ve li ripropongo in questa ricetta proveniente da un libro sulla cucina dell'Alto Adige.
Nella versione originale al posto dei fichi c'erano 150 gr di uvetta, ma avendo ancora il temutissimo vasotto pieno a metà la mia scelta è stata ovvia.
Sono rimasta molto stupita dalla bontà e dalla cremosità di questa preparazione, se non trovate più i fichi potete usare la mela o un altro frutto di stagione secondo me... Ora che ho scritto mela ho immaginato appunto la versione con questo frutto decorata con nocciole tostate, secondo me può funzionare alla grande!
Non riesco a smettere di mangiarlo, continuo a tornare al piatto e prenderne un cucchiaino :)
Sembra crema pasticcera, ma molto più leggera e poi è profumatissimo...Ne sono felice ecco...

INGREDIENTI
(Per 8-10 persone)

200 gr di fichi freschi o sciroppati o altro frutto di stagione
750 ml di latte intero
1 presa di sale
120 gr di semolino
due cucchiai di zucchero ( 75 gr se non usate frutta molto dolce)
2 uova grandi
1 cucchiaino di scorza grattuggiata di limone
1 cucchiaio di rhum
burro e farina di mandorle per la forma da forno

Scaldate il latte con la presa di sale, versateci dentro il semolino e, mescolando continuamente, fate gonfiare per 10 minuti a fuoco basso. Incorporare lo zucchero e lasciar raffreddare. Accendere il forno a 200° e preparare il bagnomaria. Unire i fichi frullati, i tuorli, il limone e il rhum. Montate le chiare a neve ed incorporatele. Mettete il composto in uno stampo da budino precedentemente unto con il burro e cosparso di farina di mandorle, coprite bene con carta stagnola. Cuocete a bagnomarina in forno caldo per 80 minuti. Una volta raffreddato capovolgete e servite dopo aver cosparso di zucchero a velo e cannella.
Io l'ho servito a quenelle come vedete in foto.

Buona pappa :)

martedì 19 ottobre 2010

Ladurée... e la mia prima volta ;)

"Se la montagna non va da Maometto allora Maometto va alla montagna"
Se la montagna è tanto lontana e ne hanno aperta una filiale più vicino... il Pandino va alla filiale :)
Ho barato.
Non ho mangiato a Parigi il mio primo macaron, me ne dispiaccio, ma non così tanto visto la felicità che questa breve visita mi ha donato.
A Milano è stata aperta una pasticceria Ladurée e sabato scorso ci sono andata visto che mi trovavo a Milano per altri motivi. Che meraviglia... la musichetta, i colori, l'aplomb dei commessi... la calma e la compostezza dei clienti...
Capitemi...avevo appena tentato di gustare un panzerotto di Luini e la folla chilometrica e colorita mi ha fatto desistere, dalla bolgia al paradiso.
Ero e sono sempre stata attratta da questi pasticcini francesi composti da un guscio di meringa alle mandorle con un cuore di morbida ganache, ho provato a farli una volta e mi sono troppo intristita quando li ho visti uscire dal forno tutti bruttini... buoni eh, ma bruttini...
Immaginate la scena: arrivo di corsa davanti alla pasticceria, affannatissima e in tenuta da concerto, entro e sento la musichetta... si ferma tutto e vedo il bancone... confetture, cioccolata e loro... i mitici nei loro colori bellissimi divisi in gusti "permanenti" e "stagionali".
Tocca a me... ne prendo 4: caramello salato, vaniglia, petali di rosa e ribes nero e violetta.
Li ho fatti mettere nella loro bella scatolina, nel sacchetto costava meno, ma come potevo?????? Il sacchetto????? Una bestemmia praticamente.
Guardate che belli... ti mettono pure il foglietto con la storia...


Il mio preferito? Sono indecisa tra il caramello e la vaniglia... tutti eccezionale eh, ma il caramello voluttuosissimo e la morbidissima ganache di vaniglia mi hanno toccato il cuore.
Quello alla rosa ero sicuro fosse buono, ma quello al ribes e violetta è stato una sopresa... non capisco se il ripieno fosse solo confettura molto densa o ci fosse anche qualco'altro... devo per forza riprovarlo :)
Ecco sua maestà il caramello salato...


E' stata un esperienza e non potevo non condividerla qui... non vedo l'ora di tornarci...
magari a Parigi chissà...

venerdì 15 ottobre 2010

Il grande post sul gusto pizza

Da un po' di tempo a questa parte due post aspettavano di essere pubblicati, due post con lo stesso denominatore comune e quindi perchè non farne un terzo e fare un super post con più ricette?
Detto fatto :)
Oggi parla di sua maestà la pizza, anzi del "gusto pizza", del concetto del pomodoro, mozzarella e origano che tanto mi sconfinfera le papille. Per me non c'è maggior soddisfazione di una pizza ben riuscita e fatta in casa con le mie manone ( non ve l'ho mai detto ma il Pandino al posto delle mani ha due badili).
Vi propongo due impasti diversi, entrambi a lievitazione veloce quindi astenersi puristi della lievitazione dai tempi biblici.
Il primo impasto prevede l'uso del malto d'orzo come "miglioratore" mentre il secondo ha come ingrediente segreto lo yogurt bianco. Il risultato in entrambi i casi è molto buono, digeribile e gustoso, l'impasto con il malto risulta più arioso e croccante, mentre l'impasto con lo yogurt è più leggero, soffice e veramente la pizza ne risulta "senza peso".
Lo so che non sono fini e bollose come quelle della pizzeria, nemmeno ci provo ad ottenere un risultato così e degno del vero nome di "pizza", ma cosa volete... ci si prova e il risultato soffice ci piace un sacco!
La terza versione è uno snack  o una veloce cena serale, che se condita a dovere diventa una di quelle cose molto porcelle da mangiare in solitudine e con sommo piacere delle papille.
Sì, anche i panda mangiano cose porcelle ne vanno fierissimi!  :)

PIZZETTE AL MALTO D'ORZO



Per l'impasto:

500 gr di farina 00

10gr di sale
50 gr di olio evo
due cucchiai di zucchero
15 gr di lievito (se fate lunga lievitazione se no raddoppiate )
250 gr di acqua
1 cucchiaione di malto d'orzo

Condimento:
passata di pomodoro
mozzarella
olio evo
sale
origano

Sciogliere il lievito e il malto nell'acqua tiepida, a parte mescolare la farina al sale e allo zuccheo e unirla poco a poco al composto liquido, unire l'olio e impastare per 5 minuti. Lasciar lievitare 2-3 ore.
Formare le vostre pizzette della grandezza preferita, condirle con passat di pomodoro fresco, mozzarella, un giro d'olio, sale origano. Cucinare a 200-200° per 10-15 minuti.

PIZZA ALLO YOGURT



INGREDIENTI
(per una pizza grande quanto una leccarda da forno standard)

Per l'impasto:
3000 gr di farina 00

10 gr di lievito di birra fresco
100 ml di yogurt bianco magro
100-150 ml di acqua
1 cucchiaino di sale fino
3 cucchiai di olio evo

Per il condimento:
Una ventina di pomodorini datterini
4-5 noci
5 pomodori secchi sottolio
acqua q.b.
sale
un cucchiaio d'olio evo
150 gr di mozzarella


Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida, aggiungere la farina e fare un primo impasto, aggiungere il sale, lo yogurt e l'olio ed impastare molto bene per dieci minuti. Coprire con un canovaccio e far lievitare per 4-5 ore.
Il condimento in questo caso è un pesto freddo preparato frullando insieme i pomodorini, i gherigli di noce, i pomodori secchi tagliati a pezzetti, acqua quanto basta per renderlo cremoso e un cucchiaio d'olio evo.
Stendiamo la pasta lievitata sulla leccarda, distribuiamo il pesto e la mozzarella tagliata a dadini. inforniamo a 180-200° per 20-25 minuti.

PANINO PORCELLO GUSTO PIZZA

Beh mi vergogno a dirvi come si fa ... penso che parli da solo :)
Pane, mozzarella di bufala, passata di pomodoro fatta in casa con basilico, pomodori secchi, olio e origano...

Buona pappa :)



Adesso vi propongo questo brano dei Levinhurst...gruppo che andrò a sentire domani a Milano...fanno parte di questo gruppo Lol Tolhurst e Michael Dempsey, membri fondatori insieme a Robert Smith del nucleo originale dei Cure... alla voce la favolosa moglie di Lol, Cindy che oltre ad essere molro brava e davvero una donna speciale...
penso proprio che seguirà post dedicato :) ...

domenica 10 ottobre 2010

Cocada brasiliana con mango al cardamomo


Mio carissimo B. questa ricetta è per te, sei un po' orso, ma mi piaci sempre moltissimo.
Il cocco ti sconfinfera sempre un sacco e per questo ho cercato la ricetta più coccosa che esistesse...
la mia ricerca continua sempre nel tentativo di stupirti e renderti felicissimo... Ci sono riuscita?

Per tutti gli altri che passeranno di qua: se anche voi avete un B. o una B. che molte volte lascia trasparire il suo lato più orside (e andrebbe calmato) questa ricetta potrebbe fare al caso vostro.
Non dico che la bestia che c'è in loro (o in voi) fuggirà per non tornare mai più, ma almeno per quei pochi minuti che avranno la bocca piena staranno a cuccia.

Buona domenica a tutti!!!!


INGREDIENTI

250 g di zucchero semolato
50 cl di acqua
100 g di latte condensato
250 g di farina di cocco


Per la decorazione:

1 mango maturo
succo di un lime
3 bacche di cardamomo


Far caramellare lo zucchero con l'acqua finchè non sarà leggermente ambrato.
Togliere dal fuoco ed aggiungere il cocco grattuggiato e il latte condensato, mescolare finchè il caramello non sarà bene assorbito. Versare il composto in una pirofile rivestita di carta forno e livellarlo bene ad un aletzza di 1 cm. Far raffreddare e tagliate a quadrati. Conservare in scatola di latta.
Se volete presentarlo come ho fatto io pelate un mango maturo e tagliatelo a fettine sottili, spruzzarlo con del succo di lime fresco e spolverizzarlo con semi di cardamomo tritati finemente.


Buona pappa :)


e adesso acchiappatevi Robbbert!


domenica 3 ottobre 2010

fagottini ai fichi, rhum e mandorle


Nella dispensa si scoprono cose a cui raramente gli umani riescono a dare spiegazioni... niente di orrido sia chiaro...
Sorprese le chiameremo, sorprese di origini ignota.
Oggetto della scoperta: un vaso pieno di fichi, sciroppati e aromatizzati con qualcosa di alcolico.
Provenienza: qualcuno... davvero eh... non ci ricordiamo chi ci abbia donato il vaso...
Peso della questione: molto ingente, si tratta di una vaso da chilo.
Che fare: boh... qualcosa.
Stagione autunno, cadono le foglie, se ne vanno le zanzare, mele e cannella, uva, nocciole (?!), frutta secca, le zucchette, le prime trapuntine, le paranoie e stordimenti del cambio di stagione.
Mi stanco solo a scriverlo.
Vabbè dai, per fortuna che in questi giorni mi ha preso il matto del lievito di birra e in cucina c'è sempre qualcosa che cresce in forno... esperimenti che mai più si ripeteranno... da quando ho il blog, raramente ho cucinato qualcosa due volte. C'è così tanto da provare, perchè ripetersi? Cavalli di battaglia a parte si intende ;)

Oggi ho preparato questi fagottini di pasta lievitata utilizzando come ripieno i fichi di cui ho parlato, ben sminuzzati e uniti a rhum e farina di mandorle.

 Solo un'ombra di zucchero nell'impasto, per lasciare spazio al gusto della frutta. Lo stesso risultato si può ottenere con marmellata di fichi o fichi freschi, sminuzzati e passati in un tegame con poca acqua, zucchero e qualcosina di alcolico. Ho utilizzato metà del mio vaso quindi penso che mezzo chilo di fichi vada benissimo come quantità.
Sono molto soddisfatta della pasta, è venuta molto morbida e profumata, per niente pesante o stucchevole.

 INGREDIENTI (Per 18 fagottini)

Per la pasta:
100 gr di farina manitoba
150 gr di farina 00
30 gr di zucchero
2 dl di latte
25 gr di lievito di birra fresco
1 uovo intero
scorza  di limone grattuggiata
30 gr di burro morbido
una presa di sale
1 spruzzata di rhum scuro

Per il ripieno:
500 gr di fichi (freschi o sciroppati o un vasetto di marmellata)
36  mandorle intere (2 per fagottino)
2 cucchiai di farina di mandorle
1 spruzzata di rhum scuro

Sciogliete il lievito nel latte tiepido e unitelo a 100 gr di farina manitoba, lasciate lievitare fino al raddoppio.
Unite tutti gli altri ingredienti e lavorate l'impasto per 10 minuti abbondanti. Lasciate lievitare per due ore e mezza. Sminuzzate i fichi e mescolateli alla farina di mandorle e la rhum. Lasciate riposare in frigo fino al momento opportuno.
Stendete l'impasto fino ad ottenere una sfoglia alta mezzo cm, con coppapasta da 10-11 cm di diametro create dei dischi e riempiteli con un cucchiaio di fichi e due mandorle intere. Sigillate bene i bordi bagnandoli internamente con un goccino d'acqua. Spennellate i fagottini con un po' di latte e spolverizzateli con altra farina di mandorle. Disponeteli su due leccarde coperte di carta forno e cucinateli (una leccarda alla volta) a 180° per 25-30 minuti fino ad una bella doratura. Lasciate raffreddare e gustate.


Buona pappa :)

e ora ascoltate...