sabato 28 novembre 2009

Mini cheesecake al vino rosso e uva passita

Questi dolcetti raccontano di una sera fredda e piovosa in cui una voce piano piano mi chiede
"Me lo fai un dolcetto?"
Come dire di no ad una mamma un po' triste con gli occhi grigio azzurri che ti chiede una tenerezza?
Ci si guarda intorno e si scoprono strani ingredienti, si accendono lucette e si improvvisa.
A volte va bene, a volte no...
Questa volta sì :)

I due ingredienti "strani" sono il vino rosso e dell'uva fragola lasciata seccare al sole e all'aria per circa un mese...
L'idea dell'uva "passita" è stata della mia mamma... in realtà non sapeva nemmeno lei cosa farne ed io ho colto l'occasione.
La vedete in foto, l'aspetto non è dei migliori, ma vi assicuro che ha un gusto veramente ottimo e l'aroma di uva si esalta così tanto da sembrare finto come quello delle penne profumate viola.

INGREDIENTI (per sei piccoli dolcetti)

6 biscotti speculoos
5 gr di burro

100 gr di ricotta
1 uovo
2 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di frumina
estratto di vaniglia
due cucchiai di uva passa
2 cucchiai di vino
1 cucchiaino di miele

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
Edith Piaf "La Foule"

Fondere il burro e versarlo sui biscotti sbriciolati, ammalgamare aggiungendo un goccino di latte se serve e mettere il composto sul fondo di sei stampini per muffin.
Versare il vino in un padellino e far ammorbire l'uva per circa due minuti aggiungendo un cucchiaino di miele.
Battere l'uovo con lo zucchero, aggiungere la ricotta continuando a frullare e la frumina poco alla volta.
Aggiungere la vaniglia e l'uva con il sughetto di vino, mescolare per bene e versare il composto a cucchiaiate negli stampini da muffin.
Infornare a 160° per 30 minuti.

Provateli sono buonissimi.

martedì 24 novembre 2009

Crema di zucca al profumo indiano e risottino del riciclo

Oggi vi propongo una doppia ricetta... la seconda necessita della prima.
In primo luogo una bella cremina autunnale di zucca, porri e patate ... niente di nuovo qualcuno potrebbe obiettare.
Sì è vero niente di nuovo tranne per le spezie usate... un bel cucchiaino di garam masala trasforma una semplice zuppa in qualcosa di esotico e molto confortante.
Servita in una bella ciotolina, con dei crostini al burro e cubetti di prosciutto crudo saltati è un buon primo piatto per questa stagione e mi ha fatto fare un'ottima impressione con i miei ospiti che hanno chiesto il bis (e anche il tris!).
La seconda ricetta serve nel caso vi avanzasse un po' di zuppa e se come me amate il risotto alla zucca. In questo caso le spezie vengono diluite dal brodo vegetale quidi si sentono meno e l'unica parte grassa è quel cucchiaio di olio che si usa nel soffritto iniziale e una spolveratina di ricotta affumicata come decorazione... light no?

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
Dresden Dolls "Missed Me"

INGEDIENTI
Per la zuppa: (Per 6 persone circa)
700 gr di polpa di zucca
2 porri
3 patate di medie dimensioni
1 litro di brodo vegetale
2 cucchiai di olio evo
mezza cipolla rossa
sale e pepe q.b.
un cucchino di garam masala
Per la decorazione:
3 fette di pane toscano
1 fetta di mezzo cm di spessore di prosciutto crudo

Cucinare in forno la zucca per mezz'ora a 150°. Togliere la buccia e lasciar raffreddare, nel frattempo bollire le patate e poi tagliarle a pezzettoni. In una pentola capiente far appassire la cipolla nell'olio ed aggiungere i porri sminuzzati, aggiungere la zucca e le patate e lasciar insaporire per due minuti. Aggiungere poco alla volta il brodo vegetale sempre mescolando finchè il tutto non bollirà e la zucca e le patate si saranno disfatte. Togliere e frullare con un frullatore ad immersione. Rimettere sul fuoco, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere il garam masala.
Lasciar sobbollire per mezz'ora a pentola scoperta. Ecco fatto :)
Una volta impiattata decorare la zuppa con cubetti di pane toscano abbrustoliti in una noce di burro e con cubetti di prosciutto crudo fatti saltare in un padellino senza aggiunta di olio.


Per il risotto: (Per tre persone)
4 mestoli di crema di zucca
mezzo litro di brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino rosso
7 pugnetti di riso vialone nano
1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiai di trito di cipolla
sale e pepe q.b.
ricotta affumicata grattuggiata

Far appassire la cipolla nell'olio, aggiungere il riso e farlo tostare per un minuto, aggiungere il vino e lasciar sfumare. Aggiungere poco alla volta la crema di zucca continuando a mescolare e poi il brodo sempre poco alla volta. Aggiustare di sale e pepe. A cottura quasi ultimata aggiungere una spolveratina di ricotta affumicata. Impiattare e decorare con un po' di ricotta a scaglie.

Buone pappe :)

domenica 22 novembre 2009

Rotolo di cachi e cannella

Continuiamo con le ricettine autunnali in versione dolcetto.
Questo è il primo rotolo della mia vita.
Sono un po' emozionata.
Ho sempre avuto paura che si rompesse nel momento dell'arrotolamento invece sono stata piacevolmente sorpresa dalla facilità di questa ricetta che prende liberamente spunto da qui.
La ricetta originaria prevedeva la zucca nell'impasto, ma io la zucca non ce l'avevo e ho usato i cachi così come nella crema. La ricetta prevedeva anche le noci, ma io non le avevo ed ho usato delle nocciole fresche tostate al momento (che goduria).
Come ogni autunno a casa mia compaiono magicamente cassette di cachi, frutto che personalmente non prediligo, ma che ho deciso di sfruttare per alcune preparazioni... se avete idee sull'utilizzo dei cachi non siate timidi... aiutatemi perchè ne ho davvero tanti!
Help me!!!!

INGREDIENTI

Per l'impasto:
160 gr di farina bianca
2 gr di lievito vanigliato
mezzo cucchiaino di vaniglia
un pizzico di sale
3 uova grandi
100 gr di zucchero
la polpa di un caco ( di dice caco o cachi?)
20 nocciole fresche

Per la crema:
200 di formaggio spalmabile tipo philadelphia
80 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di cannella
un pizzico di polvere di vaniglia
la polpa di un caco o cachi o non lo so come si dice :)

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
Siouxsie and The Banshees "Cities In Dust"
dedicata al tempo e all'umore di oggi ...

PREPARAZIONE

Imburrare una teglia rettangolare e coprirla con un foglio di carta da forno in modo che stia ben fermo. Infarinare la carta da forno e per adesso mettere da parte la teglia.
Aprire le nocciole, sbollentarle per due minuti e togliere le pellicine, passarle in forno per dieci minuti in modo da tostarle.
Trasferire le nocciole in un frullatore e ridurle ad una granella piuttosto grossa.
In una terrina unire la farina, il sale, la cannella e il lievito.
Montare le uova intere con lo zucchero finchè non siano belle gonfie e spumose, aggiungere la polpa di un caco frullata e unire poco a poco il composto di farina finchè il tutto non è bello omogeneo. Con una spatola stendere l'impasto nella teglia e livellarlo bene. Ditribuire la granella di nocciole ed infornare a 190° per 15 minuti.
Appena è cotto, tirarlo subito fuori dal forno e capovolgerlo su un canovaccio pulito, togliere la carta da forno facendo attenzione a non scottarsi. Avvolgere la pasta nel canovaccio su se stessa in modo da ottenere un rotolo. Lasciamolo raffreddare e dedichiamoci alla crema...
In una ciotola unire il formaggio spalmabile, la cannella, la vaniglia, lo zucchero e la polpa del caco. Con un frullino ammalgamare bene il tutto e una volta raffreddata la pasta, stenderlo in modo omogeneo ed avvolgere il rotolo su se stesso.
Rotolate il rotolo ( hihihihihi) in un foglio di domopack e conservate in frigo fino al momento di servire.
Spolverizzare con zucchero a velo le singole fettine :)

Buona pappa e buona domenica!

venerdì 20 novembre 2009

Salsicce e spiedini ubriachi


Ecco un bel piattino autunnale, non proprio leggero,ma come piatto unico può andare benissimo.
Magari qualcuno storcerà il naso perchè troppo, semplice, poco "poetico", troppo rustico e un po' "grezzo", ma io sono così e oggi ho cucinato carne e patate :)
Se vi piace l'abbinamento tuffatevi nel piatto, niente vi distrarrà dal comporre con la forchetta piramidine di salsiccia, pezzettino di peperone e pezzettino di patata.
Ci perderei le ore e invece no... non si può attendere così tanto, lo spiedino aspetta il suo turno e noi non possiamo farlo trepidare...
Questo piatto proviene direttamente dal repertorio della mia mamma e fa parte della serie di cose che "Prima di sposarti devi imparare a farlo"...
La mamma è sempre la mamma...

INGREDIENTI

Per 4 persone:
4 salsicce di maiale
200 gr di carne di manzo
200 gr di carne di vitello
2 wurstel
1 peperone giallo
1 peperone rosso
3 patate di media grandezza
olio evo
sale
pepe
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino rosso
1 bicchiere d'acqua

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
Motorhead "Doctor Rock"

PREPARAZIONE
Sbollentare le salsicce per 7-8 minuti.
Tagliamo a quadrati la carne di manzo e di vitello, i wurstel e il peperone giallo e componiamo gli spiedini.
In una padellona far rosolare l'aglio nell'olio ed aggiungere il rosmarino, rosolare leggermente gli spiedini, aggiungere le salsicce, aggiungere sale e pepe e sfumare con il vino rosso.
Aspettare che il vino evapori, aggiungere un bicchiere d'acqua e lasciar cuocere a fuoco lento per tre quarti d'ora coprendo la padella a metà con un coperchio.
A cottura ultimata togliere dalla padella la carne, tagliare a pezzi piuttosto grossi le patate e il peperone rosso e cucinarli nel sughetto della carne aggiustando sale e pepe, se serve aggiungere acqua. Quando le patate sono quasi cotte rimettere la carne e terminare la cottura con tutti gli elementi nella padella in modo che si insaporiscano l'un l'altro.

Pappate ;)




mercoledì 18 novembre 2009

Pizza al taleggio, cipolle rosse e noci

La mia ricerca della ricetta della pizza perfetta continua...
Ne leggo a decine e ogni volta cambio, quantità d'acqua, lievito, tempi di lievitazione.
Io adoro la pizza e mi piacerebbe veramente saperla fare a regola d'arte.
Il problema principale è il forno dal momento che non ho un forno a legna e nemmeno uno di quei fornetto fatti apposta per la pizza. Come la maggior parte di voi sono la felice proprietaria di un forno elettrico non ventilato e quindi ci si deve arrangiare.
Il condimento di questa pizza è piaciuto moltissimo e non è pesante come sembra, anzi l'assenza di mozzarella le rende molto croccante e fine.
L'unico inconveniente è il "profumo" di taleggio che invaderà tutta la vostra casa inesorabilmente per qualche ora :)
Se avete gli ingredienti e vi piace il taleggio, provatela è davvero ottima e molto gustosa.

INGREDIENTI (per due pizze grandi come la leccarda del forno)

Per la pasta:
250 ml di acqua
400 gr di farina10 gr di sale fino
1-2 gr di lievito di birra
1 cucchiaio di malto d'orzo

Per il condimento (Per una pizza):100 gr di taleggio a cubetti
6 gherigli di noce a pezzetti
mezza cipolla rossa tagliata ad anelli
olio evo
sale

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
Beach Boys "Don't Worry Baby"

PREPARAZIONE
Sciogliere il lievito nell'acqua ed aggiungere 200 gr di farina. Impastare per bene ed aggiungere la restante farina e il sale poco a poco, lavorare l'impasto per 10 minuti fino a che non sarà omogeneo. Lasciar lievitare 8 ore.
Reimpastare e formare due palline. Lasciar lievitare al coperto per un altre tre ore.
Stendere a mano l'impasto sulla leccarda e condire a piacimento, in questo caso con taleggio, cipolla rossa e noci. Infornare a 200° gradi nella parte superiore del vostro forno.
La seconda pizza è stata una semplice margherita condita con pomodoro, mozzarella ed origano.
Buona pappa!

sabato 7 novembre 2009

La torta fioretto

Il Pandino è stato sfidato a riprodurre un tipico dolce della Valchiavenna.
B. ha lanciato il guanto e la sfida è stata accettata.
Per chi non conoscesse questa delizia, vi dico che in realtà si tratta di un dolce molto semplice da preparare, ma dal gusto inconfondibile ed indimenticabile.
Una base di pasta molto simile al pan brioche, ma più burrosa e compatta con una glassa di zucchero e semi d'anice selvatico (il fioretto appunto).
Per chi non conoscesse B., vi dico che si tratta della persona amata dal Pandino, lanciatore di sfide, mente partoriente ricette geniali e assolutamente il migliore a cucinare la carne (dopo questo speriamo almeno di avere una buona recensione).
Adesso basta parlare di B., torniamo alla protagonista di questo post!
Un po' di serietà insomma!
Abbastanza calorico, dove abbastanza è un eufemismo, questo dolce non può mancare alla fine di un tipico pasto a base di pizzoccheri, polenta taragna e costine.

Io sto ancora i primi pizzoccheri della stagione eh... chi ha orecchi per orecchiare... beh orecchi!!!

Se vi piace il fioretto, l'anice, e capitate nella terra natia di questo dolce, dovete assolutamente provarlo... potrete trovarlo nella versione semplice come l'ho fatto io o farcito di marmellata o cioccolata anche se la ricetta doc non lo prevede.
Adesso devo aspettare il giudizio di B. natio in Valchiavenna come la torta fioretto.
Speriamo bene...
La ricetta viene da http://www.waltellina.com/
e con queste dosi otterrete due torte fioretto usando teglie da 26 cm... Ho provato, come vedete ad un usarlo tutto per un unico dolce ma viene troppo alto rispetto all'originale...
Buonissimo eh, ma troppo alto. Quindi dimezzate a meno che non abbiate uno stampo gigante ;)

INGREDIENTI
650 gr di farina
100 gr di zucchero
200 gr di burro
30 gr di lievito di birra
6 tuorli d'uovo
sale

Per la glassa:
zucchero
semi di anice selvatico (fioretto)
10 gr di burro fuso

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE

(quanto mi piace la dicitura "da esecuzione", mi sembra di essere un direttore d'orchestra :)
AC/DC "It's A Long Way To The Top (If You Wanna Rock'n Roll)"

PREPARAZIONE

Impastare 200 gr di farina con il lievito di birra sciolto in un bicchiere d'acqua tiepida.
Lasciar lievitare per 2-3 ore.
Impastare la restante farina con lo zucchero, i tuorli d'uovo, il sale e il burro ammorbidito fino ad ottenere una bella palla liscia. Unire i due impasti e lavorarli bene fino ad ottenere un insieme omogeneo. Stendere la pasta creando un disco alto 2 cm (la mia era più alta perchè ho usato tutto l'impasto) e metterlo in una tortiera di medie dimensioni . Lasciar lievitare per tre quarti d'ora.
Spolverare la torta con abbondante zucchero e tanti semi d'anice e poi mettere in forno già caldo a 220° per 20-25 minuti. Prima di sfornare irrorare il dolce con burro fuso, rimetterlo in forno spento per altri 5 minuti. Pappata calda è fantastica!


giovedì 5 novembre 2009

Buon Compleano Pandino!


Un anno. Oggi compiamo un anno :)
Piccoli pandini crescono e chissà cosa ci aspetta il futuro in questo nostro piccolo angolo di pensieri e pappe strane...
Tanti nuovi amici si sono presentati in queste pagine (poche e spero buone)...
Tantissime idee sono state raccolte sbirciando ogni giorno i vostri blog e vi ringrazio per tutte le belle parole che mi avete regalato.

Oggi festeggiamo. Io e il Pandino interiore ...
Festeggiamo il fatto che un pasto è cosa meravigliosa e condividerlo con le persone a cui si vuole è un bene che può riempire di gioia... la ricerca di un ingrediente, l'attesa e la pazienza sono attimi preziosi a volte più soddisfacenti del risultato stesso.
Grazie agli amici blogger perchè mi insegnate ogni giorno tantissime cose e non parlo solo di ricette...

e per festeggiare...

Souffle all'arancia e cannella

ovvero come mettere in pratica tutto quello che ho imparato in un anno
ovvero come sfruttare al meglio il contenuto della mia cucina senza comprare assolutamente nulla :)

INGREDIENTI (per due persone)

1 arancia
1 cucchiano di Alchermes (o altro liquore dolce a piacere)
1 uovo
100 ml di latte
15 gr di farina
10 gr di burro
20 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di cannella (anche un ciccino di meno)

COLONNA SONORA DA ESECUZIONE
The Cure "Just like heaven"

PREPARAZIONE

Prepariamo gli stampini da souffle imburrandoli.
Scaldiamo il latte con il liquore, intanto mescoliamo la farina, lo zucchero e la cannella in un pentolino, aggiungiamo a filo il latte e poi il succo d'arancia ed ammalgamiamo bene con una frusta.
Aggiungiamo il tuorlo, il burro a pezzetti e mettiamo sul fuoco finchè non si rapprende e si trasforma in crema.
Lasciamo raffreddare e intanto portiamo il forno ad una temperatura di 180°.
Aggiungiamo l'albume montato a neve fermissima.
Versiamo negli stampini e poniamo in forno finchè non saranno belli gonfi e dorati (circa venti minuti).
Non osservateli mentre cuociono.
Si intimidiscono e si ritirano in se stessi.

Servite subito mi raccomando ;)